Come gestire la carica della batteria su Android

Nella precedente guida vi ho illustrato come gestire al meglio la vita della batteria, dandovi piccoli suggerimenti per cercare di allungare la durata nel tempo; vi ho parlato anche della calibrazione, in particolare di quando e come va fatta. Oggi invece vi voglio parlare di come gestire al meglio la carica della batteria del vostro smartphone Android. 

 

ANALIZZARE IL GRAFICO

 

Di fondamentale importanza è imparare a saper interpretare il grafico del Grafico batteria androidconsumo energetico, in quanto è da quest’ultimo che derivano tutte le informazioni necessarie, per controllare quali sono i processi e le app che consumano più batteria. Per aprire il suddetto grafico basta andare nel menu impostazioni e poi su batteria. Una volta aperto visualizzerete in alto la percentuale di carica rimanente, subito sotto un grafico orizzontale che misura l’andamento del consumo energetico e vi mostra le ore di utilizzo del terminale, e infine, ordinate in relazione alla percentuale di consumo, le voci dei vari processi e app. Pigiando sulle varie voci dell’elenco, potrete leggere ulteriori informazioni: come la durata di utilizzo delle cpu e i dati utilizzati.

Per avere una vista dei consumi della parte hardware, basta pigiare sul grafico orizzontale e si aprirà una nuova schermata, dove vedrete indicati: la qualità del segnale telefonico, quanto tempo è stato acceso il GPS ed il Wi-Fi, quanto tempo è stato attivo il dispositivo e quanto tempo lo schermo è rimasto accesso. Come potrete notare la barra del segnale telefonico riporta diversi colori, e ognuno di esso ha un preciso significato:

  • quando la barra del segnale è rossa vuol dire che il dispositivo è in cerca di segnale, quindi eccessivo consumo di batteria, dato che il modulo radio cerca di agganciarsi di continuo a qualche cella (alto livello di radioattività in quanto l’antenna manda onde più frequentemente);
  • quando è di colore giallo, la forza del segnale è minima;
  • giallo sporco, il segnale è debole;
  • giallo scuro, segnale medio;
  • grigio, segnale buono;
  • verde, potenza del segnale massima.

 

CONSUMO HARDWARE

 

La parte hardware è una delle componenti del dispositivo che consuma più batteria in particolar modo il display, soprattutto nei recenti smartphone dotati di schermi ad alta definizione. Quindi il primo consiglio che mi sento di darvi è di evitare la luminosità automatica e mantenerla al minimo negli ambienti chiusi, mentre aumentarla all’aperto, in base al livello di luce esterna.

Altra componentistica che gioca un ruolo fondamentale nel risparmio della carica, è il modulo radio. Disattivate sempre il Wi-Fi, Bluetooth, GPS e i dati mobili quando non li ritenete necessari, in quanto le applicazioni richiedono sempre connessioni di rete o il posizionamento, e alcune lo fanno anche quando sono chiuse o il dispositivo è in standby. Quando uscite di casa o comunque da un luogo in cui usate una connessione Wi-Fi, ricordate sempre di disattivarlo dal dispositivo, altrimenti resterà alla ricerca di reti a cui agganciarsi sprecando energia. Quando vi serve la connessione dati esclusivamente per ricevere notifiche (come ad esempio usare app di messaggistica), e quindi non dovete sfruttare la velocità della connessione, passate alla modalità 2G, che consuma meno energia rispetto al 3G o al recente LTE; per attivarla andate su impostazioni ->altro e alla voce reti mobili spuntate l’opzione usa solo reti 2G. 

 

CONSUMO SOFTWARE 

 

Ultimo fattore, ma non per questo da sottovalutare, sono le applicazioni; ma vediamo nel dettaglio come fare per cercare di limitare i consumi. Innanzitutto se avete più account email sincronizzati vi consiglio di tenere attive le notifiche push per gli account importanti (ad esempio quelli che usate per lavoro) mentre disattivatele ed impostate l’aggiornamento ogni ora per quelli meno importanti. Questo discorso vale per tutte le app che usano le notifiche push o che comunque scaricano dati ogni tot di tempo, quindi per ridurre i consumi di energia cercate di aumentare gli intervalli di aggiornamento.

Non utilizzate troppi widget, sono piccole applicazioni che rimangono sempre attive nella vostra home, ed evitate sfondi animati dato che sottopongono l’unità video ad un continuo sforzo.

Usate il multitasking di Android per chiudere le activity delle applicazioni quando non sono necessarie. In questo modo andrete a chiudere solamente l’applicazione in questione, ma il servizio che essa usa resterà attivo in background.

Evitate di usare i Task Killler, anche se liberano la RAM, chiudono processi che il sistema riaprirà in automatico, riattivando quindi il processore che deve svolgere inutilmente queste operazioni sprecando energia. Piuttosto se volete ridurre il consumo di memoria RAM, consultate questa guida: “Come aumentare la RAM Android disattivando alcuni processi Google Play Services” per disattivare i processi inutilizzati, ed ottenere una durata della batteria maggiore, ma soprattutto uno smartphone più fluido.